Autonomia, ministro Calderoli: “spiace pregiudizio Cei, sempre disponibili a confronto nel merito”

 

“Apprendo con stupore che domani verrà reso noto un documento dell’Episcopato italiano per esporre le preoccupazioni in merito all’autonomia differenziata.
Ciò che stupisce è infatti la presentazione di queste dichiarazioni senza aver avuto occasione di dialogare con la Cei, nonostante delle interlocuzioni fossero già state avviate e avessimo dato la nostra ampia disponibilità ad un confronto nel merito e sui contenuti”.
Questo il commento del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, che aggiunge: “A suo tempo con il cardinal Parolin è stato in preparazione un incontro per i Governatori con il Pontefice, e fin da quella fase ci offrimmo di poter predisporre un confronto sulla riforma. Soprattutto alla luce del fatto che 14 su 15 regioni a statuto ordinario hanno mosso passi ufficiali in favore dell’autonomia e che le 5 regioni a statuto speciale hanno chiesto maggiori forme e condizioni di autonomia, attraverso la revisione degli Statuti.
Inoltre, a fronte delle dichiarazioni di alcuni vescovi italiani, avevamo proposto di organizzare un incontro utile a chiarire nel merito e fino in fondo i contenuti dell’autonomia allo stesso cardinal Zuppi.
Purtroppo entrambe le occasioni sono sfumate perché non ci è stata data alcuna risposta, né per il primo né per il secondo incontro, ma proprio per questo restiamo ancor più stupiti di questa presa di posizione, già annunciata come negativa, senza nemmeno averci incontrato.
Da tutti ci si poteva aspettare un pregiudizio politico e spiace che l’abbia assunto la Cei, peraltro a pochi giorni dal voto.
Penso che un confronto avrebbe fatto più che bene al dialogo, onde evitare slogan e fake news orchestrate ad arte per avvelenare i pozzi di una discussione che è complessa, ma che ci vede tutti orientati nella stessa direzione.
Il mio obiettivo è superare la questione meridionale e quella settentrionale per ridurre i divari e garantire equi servizi a tutti i Cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza.
Se questo è anche l’obiettivo della Chiesa, confido si potrà trovare occasione per dipanare eventuali dubbi. La mia disponibilità al confronto è e resta immutata” conclude Calderoli.

 

 

 

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(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)