Question time Camera, intervento del ministro Calderoli

QT Camera 12.11.2025

 

Interrogazione Sarracino – PD-IDP

 

Oggetto:

interrogazione sulla stipula di intese in materia di autonomia differenziata, in relazione alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e alla giurisprudenza della Corte costituzionale.

 

 

 

Risposta:

 

Gli interroganti reiterano nelle loro premesse le stesse critiche infondate già da loro formulate in varie sedi cui ho già replicato in molteplici occasioni. Osservo che la Corte costituzionale non ha demolito l’impianto della legge n. 86 del 2024, ma l’ha invece dichiarata legittima, limitandosi a censurarne specifici profili. Il Governo ha già dato seguito ai rilievi della Corte, anche con l’introduzione nel disegno di legge di bilancio dei LEP nelle materie del “federalismo fiscale” e con la presentazione al Senato del disegno di legge delega per la determinazione dei LEP, il cui esame inizierà entro la fine del mese.

 

Aggiungo che, nelle cd. materie LEP, né la Costituzione né la legge né la sentenza della Corte subordinano l’attuazione dell’autonomia differenziata alla garanzia dei LEP su tutto il territorio nazionale, bensì alla loro determinazione nelle materie a tal fine rilevanti. Non risulta preclusa la possibilità di condurre i negoziati nelle cd. materie “non-LEP” o in quelle nelle quali i LEP sono già stati determinati, a partire dalla sanità. I negoziati sono attualmente in corso su materie “non-LEP” (specificamente protezione civile, professioni e previdenza complementare e integrativa), oltre che sul coordinamento della finanza pubblica in materia di sanità (nella quale peraltro i LEA sono già stati determinati ed espressamente qualificati come LEP dalla Corte).

 

Gli interroganti confondono poi la stipula delle intese con la fase dei negoziati e degli altri passaggi procedurali intermedi, che conducono, secondo la legge n. 86, alla stipula dell’intesa definitiva e alla presentazione del relativo disegno di legge di approvazione alle Camere. Sulla base dei tempi fissati dalla legge, la presentazione di quest’ultimo non potrà avvenire entro la fine dell’anno.

 

Il Governo continuerà a procedere secondo il dettato della Costituzione, della legge n. 86 e della sentenza della Corte costituzionale. Auspico tuttavia che si pervenga alla definizione dei negoziati in corso nel più breve tempo possibile, anche attraverso l’adozione preliminare di atti di natura politica, sul modello di quanto avvenuto in passato con le pre-intese sottoscritte dal Governo Gentiloni.

 

> Video

 

Testo a cura dell'Ufficio Stampa